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Gli estremi fenomeni meteorologici degli ultimi giorni hanno colpito in particolar modo il versante orientale della Sicilia, nel catanese risultano coinvolte la maggior parte delle aziende agricole che si trovano in prossimità di fiumi, torrenti e canali dove, purtroppo, a causa della quantità delle precipitazioni e in molti casi della assenza di manutenzione, gli stessi esondano provocando danni devastanti. Il fenomeno dei cambiamenti climatici ha influito negativamente rendendo imprevedibili le zone specifiche nelle quali alzare l’allerta. Constatiamo che nelle zone di Scordia, Palagonia e Militello , sono caduti circa 250 mm nell’arco di tre, quattro ore. Confagricoltura Catania monitora con grande preoccupazione l’evolversi di fenomeni atmosferici ancora in atto, grazie alle segnalazioni dei nostri associati, gli uffici Provinciali stanno delineando gli areali e le zone maggiormente colpite. Le drammatiche immagini viste in televisione sono solo una minima parte di quanto denunciato dagli agricoltori alla nostra Associazione; le coltivazioni arboree, in particolare quelle agrumicole e olivicole hanno subìto gravemente il forte vento, molti nuovi impianti arborei sono stati letteralmente sradicati dalla furia delle acque, vanificando così gli enormi investimenti realizzati dagli agricoltori che adesso dovranno non soltanto ripristinare i terreni alluvionati ma reimpiantare nuovamente gli stessi allungando così i tempi di entrata in produzione delle colture distrutte; i seminativi in preparazione sono impraticabili, gli ortaggi a pieno campo sommersi e andati distrutti. Inoltre, i nostri produttori, pur avendo sottoscritto e stipulato diverse polizze assicurative agricole contro le avversità atmosferiche a tutela dei raccolti e delle strutture produttive (grandine, vento forte, eccesso di pioggia, ecc.) si vedono negata la possibilità di indennizzo da parte delle stesse compagnie assicuratrici in quanto la normativa non prevede il pagamento in caso di danno “indiretto”, cioè per quei danni causati (come accaduto nei giorni scorsi) da esondazioni di torrenti e/o corsi d’acqua consequenziali alle assenze o inadeguate manutenzioni degli stessi, essendo di competenza degli enti pubblici preposti. Si ribadisce, come già espresso a fine ottobre 2020 durante gli incontri tra i nostri rappresentanti e l’Autorità di Bacino, ove era stato proposto un documento operativo che consentiva agli agricoltori attraverso piccole disposizioni di provvedere alla manutenzione dei canali limitrofi alle aziende, l’esigenza di stabilire dei protocolli attuativi per le emergenze. Chiederemo urgentemente lo stato di calamità e il blocco dei pagamenti dei consorzi di bonifica, afferma il Commissario Straordinario della Confagricoltura Catania Dott. Marino Scappucci, aggiungendo che, le aziende catanesi già fortemente provate dalla pandemia e dalla cenere vulcanica, non possono far fronte a tutto questo. Incontreremo le Istituzioni, la piana di Catania è il motore dell’agricoltura siciliana; La Regione deve contribuire a evitare il tracollo di un settore primario e trainante come l'agricoltura catanese. Il Presidente Musumeci ci ascolterà sono certo che abbia a cuore il settore agricolo siciliano.
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